Capitoli I e II


     PRESENTAZIONE
       Il Vangelo di Giovanni è uno dei libri del Nuovo Testamento. Questo Vangelo è solo una porzione della Bibbia, La Parola di Dio.
La sua origine risale al primo secolo dell’era cristiana. Scritto in greco, è oggi tradotto in oltre 1500 lingue e dieletti.
Il tema centrale del Vangelo è quello di presentarci la divinità de Gesù Cristo e l’opera di salveza di Lui compiuta sulla croce.
Il Vangelo di Giovanni descrive il ministerio di Gesù Cristo. La Sua missione si svolge tra la folla, ma anche in conversazioni persolani.
Se conosci già Gesù Cristo come Salvatore e Signore, o se desideri conoscerlo, questo Vangelo è il manuale che Dio ti recapita affinchè tu possa scoprire la sua volontà per la tua vita.
Leggete pure, vi troverete alla presenza di Colui che vuole manifestarvi il suo amore.
VANGELO DI GIOVANNI
1
La Parola di Dio è diventata un uomo: 
In principio, c'era colui che è "la Parola". Egli era con Dio, Egli era Dio. Egli era al principio con Dio. Per mezzo di lui Dio ha creato ogni cosa. Senza di lui non ha creato nulla.
Egli era la vita e la vita era luce per gli uomini. Quella luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta
Dio mandò un uomo: si chiamava Giovanni. Egli venne come testimone della luce perché tutti gli uomini, ascoltandolo, credessero nella luce. Non era lui la luce: Giovanni era un testimone della luce.
La luce vera, colui che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo. Egli era nel mondo, il mondo è stato fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha riconosciuto.
È venuto nel mondo che è suo ma i suoi non l'hanno accolto. Alcuni però hanno creduto in lui. A questi Dio ha fatto il dono di diventare figli di Dio. (Accetta Gesù come tuo personale Salvatore) Non sono diventati figli di Dio per nascita naturale, per volontà di un uomo: è Dio che ha dato loro la nuova vita.
Colui che è "la Parola" è diventato un uomo ed è vissuto in mezzo a noi uomini. Noi abbiamo contemplato il suo splendore divino. È lo splendore del Figlio unico del Dio Padre, pieno della vera grazia divina!
Giovanni aveva dichiarato: "Dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me". Quando vide Gesù gli rese testimonianza dicendo: "È di lui che io parlavo!". La ricchezza della sua grazia si è riversata su di noi, e noi tutti l'abbiamo ricevuta. Perché Dio ha dato la sua Legge per mezzo di Mosè, ma la sua grazia e la sua verità sono venute a noi per mezzo di Gesù, il Cristo. Nessuno ha mai visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che è sempre vicino al Padre, ce l'ha fatto conoscere.

Giovanni prepara la strada del Signore :
Questa fu la testimonianza di Giovanni. Le autorità ebraiche avevano mandato da Gerusalemme sacerdoti e addetti al culto del Tempio, per interrogarlo. Volevano sapere chi era. Giovanni dichiarò senza esitazione: - Io non sono il Messia. Essi gli chiesero: - Chi sei, allora? Sei forse Elia? Ma Giovanni disse: - No, non sono Elia. Quelli insistettero: - Sei il profeta? Giovanni rispose: - No. Alla fine gli chiesero: - Chi sei, dunque? Perché noi dobbiamo riferire qualcosa a quelli che ci hanno mandati. Cosa dici di te stesso? Allora Giovanni disse: - Io sono la voce di uno che grida nel deserto: spianate la strada per il Signore. Così ha detto il profeta Isaia.
Quelli che interrogavano Giovanni appartenevano al gruppo dei farisei. Gli domandarono ancora: - Se non sei il Messia, né Elia, né il profeta, perché battezzi la gente? Giovanni rispose: - Io battezzo con acqua. Ma in mezzo a voi c'è uno che voi non conoscete. Egli viene dopo di me, ma io non sono degno neanche di sciogliere i lacci dei suoi sandali. Questo accadeva vicino al villaggio di Betània, al di là del fiume Giordano, dove Giovanni battezzava.

Giovanni presenta Gesù, il Figlio di Dio :
Il giorno dopo, Giovanni vede Gesù venire verso di lui, e dice: "Ecco l'Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo. (Credi che Gesù è l’unico Salvatore) Parlavo di lui quando dicevo: dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me. Anch'io non lo conoscevo, tuttavia Dio mi ha mandato a battezzare con acqua, per farlo conoscere al popolo d'Israele".
Poi Giovanni portò questa testimonianza: "Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo, e rimanere sopra di lui. Anch'io non lo conoscevo quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: "Vedrai lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo - è lui che battezzerà con Spirito Santo". Ebbene, io l'ho visto accadere, e posso testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio".
Il giorno seguente Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli. passò Gesù. Giovanni lo guardò e disse: "Ecco l'Agnello di Dio".

I primi discepoli :
I due discepoli lo udirono parlare così e si misero a seguire Gesù. Gesù si voltò e vide che lo seguivano. Allora disse: - Che cosa volete? Essi gli dissero: - Dove abiti, rabbì? (rabbì vuol dire: maestro). Gesù rispose: - Venite e vedrete. Quei due andarono, videro dove Gesù abitava e rimasero con lui il resto della giornata. Erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che udirono Giovanni e andarono con Gesù si chiamava Andrea. Era il fratello di Simon Pietro. La prima persona che Andrea incontrò fu appunto suo fratello Simone. Gli dice: - "Abbiamo trovato il Messia" (Messia o Cristo vuol dire: Salvatore inviato da Dio). Andrea accompagnò Simone da Gesù. Appena Gesù lo vide gli disse: - "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni. Ora il tuo nome sarà Cefa (in ebraico "Cefa" è lo stesso che "Pietro", e vuol dire: Pietra).
Il giorno dopo, Gesù decise di andare in Galilea. Incontrò Filippo e gli disse: "Vieni con me". Filippo, Andrea e Pietro erano tutti e tre della città di Betsàida. Filippo trovò Natanaèle e gli disse: - Il Messia promesso nella Bibbia da Mosè e dai profeti, l'abbiamo trovato: è Gesù di Nàzaret, il figlio di Giuseppe. Natanaèle disse a Filippo: - Di Nàzaret? Da quel paese non può venire nulla di buono. Rispose Filippo: - Vieni e vedrai. Gesù vide venire Natanaèle e disse: - Questo è un vero israelita, un uomo senza inganno. Natanaèle disse a Gesù: - Come fai a conoscermi? Gesù gli rispose: - Io ti ho visto prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto l'albero di fico. Natanaèle esclamò: - Maestro, tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il re d'Israele! Gesù replicò: - Io ho detto che ti ho visto sotto il fico e per questo tu credi in me? Vedrai cose ben più grandi!
Disse ancora Gesù: - Io vi assicuro che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere verso il Figlio dell'uomo.
2
Il primo segno miracoloso :
Due giorni dopo ci fu un matrimonio a Cana, una città della Galilea. C'era anche la madre di Gesù, e Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. A un certo punto mancò il vino. Allora la madre di Gesù gli dice: - Non hanno più vino. Risponde Gesù: - Donna, che vuoi da me? L'ora mia non è ancora giunta.
La madre di lui dice ai servi: "Fate tutto quel che vi dirà". C'erano lì sei recipienti di pietra di circa cento litri ciascuno. Servivano per i riti di purificazione degli Ebrei. Gesù disse ai servi: - Riempiteli d'acqua! Essi li riempirono fino all'orlo. Poi Gesù disse loro: - Adesso prendetene un po' e portatelo ad assaggiare al capotavola. Glielo portarono.
Il capotavola assaggiò l'acqua che era diventata vino. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l'acqua. Quando lo ebbe assaggiato, il capotavola chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono prima il vino buono e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino meno buono. Tu invece hai conservato il vino buono fino a questo momento".
Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto andarono tutti a Cafàrnao, Gesù, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e ci rimasero qualche giorno.

Gesù scaccia i mercanti dal Tempio :
La festa ebraica della Pasqua si avvicinava, e Gesù salì a Gerusalemme. Nel cortile del Tempio trovò i mercanti che vendevano buoi, pecore e colombe. C'erano anche i cambiamonete seduti dietro ai loro banchi.
Allora Gesù fece una frusta di cordicelle, scacciò tutti dal Tempio, con le pecore e i buoi, rovesciò i tavoli dei cambiamonete spargendo a terra i loro soldi. Poi si rivolse ai venditori di colombe e disse: "Portate via di qua questa roba! Non riducete a un mercato la casa di mio Padre!".
Allora i suoi discepoli ricordarono la parola della Bibbia che dice: L'amore per la tua casa è come un fuoco che mi consuma.
Intervennero alcuni capi ebrei e domandarono a Gesù: - Dacci una prova che hai l'autorità di fare queste cose. Gesù rispose: Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere. Quelli replicarono: - Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo Tempio e tu in tre giorni lo farai risorgere? Ma Gesù parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alle parole della Bibbia e a quelle di Gesù.
Gesù trascorre la Pasqua a Gerusalemme :
Gesù rimase a Gerusalemme durante le feste della Pasqua. Molti videro i miracoli che faceva e credettero in lui. Ma Gesù non si fidava di loro perché li conosceva tutti: non aveva bisogno di informazioni, perché sapeva benissimo che cosa c'è nel cuore di ogni uomo.